La crisi erode i risparmi
Secondo una indagine della FABI, Federazione Autonoma Bancari Italiani, per la prima volta dal 2017 si registra un’inversione di tendenza nei risparmi degli italiani. Dopo quattro anni di costanti aumenti, nel 2022 il saldo totale dei conti correnti delle famiglie del nostro Paese è diminuito di quasi 20 miliardi di euro.
Un preoccupante cambio di rotta
Dal 2017 i conti degli italiani sono sempre cresciuti e hanno superato quota 1.000 miliardi. A fine novembre 2022 c’è stata un’inversione di tendenza con un crollo del potere di acquisto che costringe gli italiani ad attingere alle loro riserve per far fronte ai maggiori costi. Da luglio a novembre, il totale dei conti correnti è calato di quasi 20 miliardi di euro.
Salgono i mutui e crescono anche i prestiti personali e il credito al consumo
La conferma di una situazione di sempre maggiore difficoltà arriva anche da quello che è l’andamento dei debiti delle famiglie italiane, che vede un incremento dei prestiti per il consumo e una tenuta dei finanziamenti a scopo
personale. I numeri in crescita dei prestiti finalizzati e non finalizzati non sarebbero dovuti ai bassi tassi di interesse, ma piuttosto alla crescente propensione a rateizzare gli acquisti.
“L’inflazione resterà ancora a livelli particolarmente elevati per i prossimi due anni: un primo calo si
registrerà solo alla fine di quest’anno, ma dovremo aspettare il 2025 per veder tornare l’indice dei prezzi al consumo al 2% medio nell’area euro. – dichiara il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. –Vuol dire che nel 2023 e nel 2024 i prezzi continueranno a salire a un ritmo importante, con evidenti conseguenze negative per tutti gli italiani.”