Le nuove frontiere dell’e-commerce

Amazon ha acquisito la Metro Goldwyn Mayer per 8,5 miliardi di dollari.
Dal 17 marzo 2022 la storica compagnia privata di cineproduzione degli Stati Uniti d’America è ufficialmente una sussidiaria di Amazon Studios.
Una operazione che subito scatena la fantasia e la fa correre verso scenari commerciali neanche troppo futuristici, anzi già a portata di mano.
La domanda è semplice.
Cosa ci fa una grande azienda di commercio elettronico con una delle più importanti case di produzione cinematografica?
È vero che ormai da tempo Amazon ha avviato una florida piattaforma streaming, ma si fermerà lì o metterà in connessione i due settori, in modo che l’uno aumenti le vendite dell’altro?
È plausibile pensare che Amazon possa attivare nuove modalità più accattivanti e più smart di acquisto, proprio attraverso il canale cinematografico.
Come?

In che modo possono cambiare gli acquisti

Immaginate di stare comodamente sul divano a guardare la TV e di poter acquistare in pochi secondi la sottoveste di seta indossata da Kim Basinger nel film “9 settimane e ½”, gli occhiali di Tom Cruise in “Top Gun”, l’abito di Anya Taylor-Joy nella serie “La regina degli scacchi”.
Pochi click e potrete soddisfare ogni voglia del momento.
E tra gli spettatori non ci sono solo quelli dal portafoglio asfittico, ma anche chi ha le tasche belle gonfie di grana. Quelli che hanno una capacità di spesa molto alta e che si possono permettere di soddisfare all’istante un costoso capriccio acquistando la Aston Martin dell’affascinanate agente segreto James Bond, o il collier in oro bianco e diamanti tempestato di 23 rubini che Richard Gere regala a Julia Roberts in una delle scene più famose di “Pretty Woman”, o ancora la collana di perle, oro bianco e diamanti indossata da Audrey Hepburn mentre passeggia davanti alle scintillanti vetrine di “Colazione da Tiffany”.
Clienti che i comuni mortali, con lo stipendio di uno impiegato medio, non riescono neanche ad immaginare, ma che esistono e spendono, eccome se spendono!
Il cinema diventa un generatore naturale di bisogni e una vetrina virtuale per tutte le tasche, ma proprio tutte.

Le criticità del commercio on line

Una difficoltà del commercio on line è la scarsa capacità di trattenere l’attenzione dei potenziali clienti sui siti dedicati alle vendite. Una manciata di secondi sono spesso insufficienti a far innamorare del prodotto l’eventuale acquirente.
I film, le serie tv, i reality show possono aumentare la retention, cioè la capacità di trattenere e mantenere alto l’interesse del cliente sul prodotto per tutta la durata di una scena o dell’intera pellicola, grazie al potere immaginifico del cinema, al suo saper generare emozioni e proiezioni nell’immaginario collettivo.
È vero che già da qualche tempo è possibile acquistare su siti on line specializzati i capi e gli oggetti usati dagli attori nei film, ma ci sono ancora troppi click di mezzo tra la voglia da soddisfare subito e l’acquisto.
Un nuovo metodo di pagamento, veramente più smart, potrebbe cambiare il mondo dell’e-commerce e nel caso di una serie tv di successo l’attenzione del cliente potrebbe essere catalizzata per anni.
Basterebbe un click ed il gioco è fatto: l’e-commerce potrebbe subire una notevole impennata.