Nel decreto Cura Italia, è prevista l’eventualità di cessione di crediti deteriorati e trasformazione in credito di imposta.

Le imprese possono cedere i crediti deteriorati, ottenendo in cambio un credito di imposta che potrà essere utilizzato o ceduto a terzi. Sono considerati deteriorati i crediti non incassati da oltre 90 giorni (https://www.creditvillage.news/2020/03/18/bonus-per-i-crediti-deteriorati/ )

Tra gli addetti ai lavori e non, sono state formulate le domande seguenti:

1. E’ possibile utilizzare questo tipo di credito anche per portare in detrazione imposte pagate per emissioni di fatture a clienti debitori in corso di procedure fallimentari?  (https://www.pmi.it/esperto/cessioni-crediti-deteriorati-quali-compensazioni.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:%20PMI.it&utm_content=cessioni-crediti-deteriorati-quali-compensazion);

2. E’ possibile compensare l’IVA già versata per queste fatture con debiti nei confronti della agenzia sia attuali che versamenti futuri? (https://www.pmi.it/esperto/cessioni-crediti-deteriorati-quali-compensazioni.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:%20PMI.it&utm_content=cessioni-crediti-deteriorati-quali-compensazion)

Alle domande ha risposto su PMI.it, portale delle piccole e medie imprese italiane, la giornalista Barbara Weisz, esperta in questioni economiche.

In merito alla prima domanda, la giornalista crede che “la discriminante sia il momento in cui è avvenuta la cessione del credito”.

Il richiamo è all’articolo 55 del decreto Cura Italia, in base al quale “un’impresa che cede a titolo oneroso crediti deteriorati può trasformare in crediti d’imposta le tasse già pagate” in rapporto alle componenti che seguono:

Perdite fiscali non ancora conteggiate in sottrazione del reddito imponibile al momento della cessione.

Importo del rendimento nozionale (la somma dei redditi distribuiti alle imprese e alle persone che hanno fornito i fattori della produzione in un determinato periodo di tempo,ndr ) eccedente il reddito complessivo netto non ancora detratto né disposto tramite credito d’imposta alla data della cessione.

Per quanto attiene alla seconda domanda, Barbara Weisz ritiene impossibile “compensare l’IVA con altre imposte diverse, o altre tipologie di debiti con il Fisco, relativi a periodi diversi”.

Per maggiori informazioni in merito al Decreto Legge 17 Marzo 2020, CuraItalia:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg

https://www.ilsole24ore.com/art/decreto-cura-italia-congedi-parentali-negozi-ecco-come-ottenere-tutti-bonus-AD7VTCE

Fonte:

https://www.pmi.it/esperto/cessioni-crediti-deteriorati-quali-compensazioni.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=Newsletter:%20PMI.it&utm_content=cessioni-crediti-deteriorati-quali-compensazion

https://www.creditvillage.news/2020/03/18/bonus-per-i-crediti-deteriorati/