Arriba, arriba! Recupero crediti in terra iberica.

La Spagna è un Paese in una condizione di crescita omogenea e sostenuta (+3,2%). Il Prodotto interno lordo (Pil) pro capite dei propri cittadini è cresciuto, nel 2017, di 38.2000 dollari. Cosa accade nella terra iberica in materia di recupero crediti? E rispetto all’Italia?

Il recupero crediti in Spagna è un sistema veloce, lineare ed economico. Il titolare di un credito è nella situazione di vedere soddisfatta la sua richiesta nell’ipotesi in cui il credito non superi una determinata somma. Inoltre, il titolare di un credito gode di una più ampia discrezionalità nel valutare se sia opportuno avvalersi di un avvocato o agire in autonomia, per eventualmente rivolgersi ad un legale solo in fasi successive alle battute iniziali o nel caso in cui emergano questioni rilevanti.

Nello specifico, la normativa spagnola prevede che, se il capitale oggetto del contendere non superi i 3 mila euro, sia prevista una comparizione in giudizio con un avvocato solo dopo l’eventuale opposizione sollevata dal convenuto, mentre, se l’ammontare risulti superiore ai 3 mila euro, dopo l’opposizione, il Tribunale concederà 30 giorni per la presentazione di una domanda formale di procedimento ordinario e, nel caso in cui la stessa non venisse predisposta, le spese giudiziali saranno a carico del creditore (ma si presume che quest’ultimo abbia nella maggior parte dei casi un concreto interesse a rivelarsi, proseguendo l’azione). In tal modo si delinea una prima gestione quasi completamente condotta dal creditore, tesa a consentirgli di raggiungere la piena soddisfazione, senza vincoli immediati, né caratterizzata da una serie di passaggi non modificabili e che costituisce presumibilmente il principale aspetto positivo del recupero nel sistema spagnolo.
Inoltrandosi nella materia, principio generale è quello per cui, nei limiti di capitali pari a 30 mila euro, al creditore è consentito dare il via ad una richiesta di restituzione (petition), rivolgendosi direttamente ad un Giudice di Primo Grado, che, come solitamente accade, può respingere la richiesta oppure ritenerla fondata (Ingiunzione).

Stabilendo l’attenzione all’ammontare dei crediti, rispetto al decreto ingiuntivo italiano, le limitazioni riferite al limite di 30 mila euro portano a pensare, d’altro canto, che il giudizio monitorio spagnolo sia un dispositivo pensato per fasce di capitale principalmente esigue, pertanto, non sempre adeguato ed adattabile alle esigenze di recupero di crediti che si generano in ambito commerciale internazionale. In aggiunta, non essendo contemplata dalla direttiva processuale la provvisoria esecutività del decreto, il procedimento monitorio appare come uno strumento non fornito della stessa efficacia ed incisività di quello italiano. Il provvedimento di ingiunzione di pagamento, in particolare, consente di recuperare un credito di qualunque ammontare, qualora vi sia un titolo esecutivo. Il procedimento ordinario prevede un’audencia previa, nel corso della quale trova spazio il tentativo di conciliazione tra le parti, con possibilità di modifica per domande ed eccezioni, valutazione delle istanze di rito, ammissione di prove. L’esito negativo è il punto di partenza per la fase dibattimentale, durante la quale verranno esposte le ragioni del conflitto e saranno ammesse le prove e conclusioni di parte. La durata del procedimento ordinario è fissata intorno ai 14 mesi (arco temporale inferiore rispetto a quanto accade sovente in Italia), e per controversie di valore inferiore ai 6 mila euro è prevista la possibilità di avvalersi di un rito alternativo completamente basato sul principio dell’oralità. Elementi simili con la procedura di recupero Italiana sono identificabili nella fase extra legale, in quanto indirizzata al raggiungimento di un accordo, ovvero alla concretizzazione di una sostituzione da parte di terzi, oppure, ancora, corrispondente con un silenzio, che determina l’avvio di una fase esecutiva propria. Sono altresì distinguibili le medesime azioni di sollecito diretto: scritto, telefonico e in casi specifici anche tramite l’attività di esattori-recuperatori.

 

Fonti:

http://www.exportiamo.it/aree-tematiche/13687/spagna-a-madrid-la-ripresa-procede-spedita/

Antonella Russomanto, Osservatorio sul credito, Il recupero dei crediti in Spagna, http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/avvocatoAffari/mercatiImpresa/2015-05-11/il-recupero-crediti-spagna-100638.php