“Mexico e nuvole, la faccia triste dell’America, il vento insiste con l’armonica”, Enzo Jannacci, “Mexico e nuvole”, 1970

Il Messico costituisce il secondo mercato di destinazione dell’export italiano in America Latina. Negli ultimi anni il Paese ha vissuto una maggior solidità sia dal punto di vista economico, sia per quanto attiene al quadro istituzionale e politico.

Inoltre il Messico è la nazione che ha concluso trattati di libero commercio con il maggior numero di nazioni a livello mondiale.

Italia e Messico hanno stipulato la Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l’evasione fiscale (Roma, 8 luglio 1991), e l’Accordo per la promozione e la protezione reciproca degli investimenti (Roma, 24 novembre 1999). Le recenti riforme promosse dal Governo di Città del Messico nel settore energetico hanno aperto le porte ad importanti imprese italiane (Enel ed Eni), che negli ultimi anni hanno conquistato importanti parti di mercato messicano nei corrispondenti settori di competenza.

Come funziona nel Paese del Nord America l’attività di recupero dei crediti?

A differenza di quanto accade in Italia, in Messico non sono previsti provvedimenti cautelari come il decreto ingiuntivo, né vi è l’obbligo per le imprese locali di costituirsi con un capitale considerevole. Le stesse inoltre sono per legge ad autonomia patrimoniale perfetta, vale a dire con una netta distinzione tra il loro patrimonio e quello dei soci, ed i loro bilanci (salvo il caso delle società quotate in borsa) non sono pubblici.

La mancanza di informazioni certe sulla situazione patrimoniale dei debitori e l’inesistenza di provvedimenti cautelari quali il decreto ingiuntivo, rendono conveniente incominciare da un tentativo di recupero stragiudiziale del credito.

Questo tipo di attività ha generalmente una durata massima di 60 giorni, e consiste nell’invio di un sollecito scritto ed in uno scambio di corrispondenza e di telefonate con il debitore, al fine di verificarne la disponibilità ad una soluzione amichevole della controversia.

Nella circostanza in cui il tentativo non andasse a buon fine, il creditore esaminerà opportunità, tempi e costi di un’azione legale, che in base alla normativa messicana potrà essere di due tipi:

Ordinaria (“Juicio Ordinario Mercantil”), quando gli strumenti a sostegno del credito sono costituiti esclusivamente da fatture o da un contratto di compravendita

Esecutiva (“Juicio Ejecutivo Mercantil”), quando il credito è stato certificato da titoli esecutivi (cambiali od assegni).

Tra le due azioni legali, si privilegia quella esecutiva, in quanto ha generalmente una durata inferiore (in media 12/18 mesi contro i 24/30 dell’azione ordinaria), e permette un sequestro immediato dei beni del debitore, ove ve ne fossero. La durata media riguardo alla attività stragiudiziale è di 46 giorni. La percentuale di successo (attività stragiudiziale) è del 51 per cento. I costi medi – attività stragiudiziale a successo – corrispondono al 23 per cento.

Va evidenziato che in Messico è valida la soggezione (In diritto con il termine soggezione si indica la situazione giuridica soggettiva del soggetto che, pur non essendo gravato dal dovere di tenere un certo comportamento, deve tuttavia subire gli effetti giuridici dell’esercizio del potere altrui) dei contratti ai tribunali italiani, ed il riconoscimento di verdetti formulati in Italia, per mezzo di un’ apposita procedura di delibazione( attribuire efficacia giuridica in una nazione a una sentenza straniera).

Fonti:

https://www.invenium.it/focuspaese-messico/

https://educalingo.com/it/dic-it/soggezione

http://www.treccani.it/vocabolario/delibare/